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La Voce delle Agenzie

Prima Casa, Villaggi: “Proposta d’acquisto, fondamentale la serietà dell’agente immobiliare”

Sono due i passaggi fondamentali per chi intende acquistare un immobile: individuazione dell’immobile stesso e sottoscrizione della relativa proposta d’acquisto irrevocabile. Il documento è diventato basilare negli ultimi anni, addirittura più del contratto preliminare di compravendita meglio conosciuto come compromesso. Spiega le nuove caratteristiche della proposta irrevocabile d’acquisto immobiliare Davide Villaggi, titolare dell’agenzia immobiliare Prima Casa che si trova a Piacenza in via Vittorio Veneto 54/E.

«Fino a qualche anno fa la proposta d’acquisto veniva predisposta con pochi dati su un foglio. Poi la Fiaip, la Federazione italiana agenti immobiliari professionali, ha introdotto un modello già configurato come un compromesso, in quanto la proposta irrevocabile di acquisto immobiliare, una volta messo a conoscenza il Proponente dell’accettazione della Proposta da parte del Venditore, assume il valore e l'efficacia di un contratto preliminare».

Vi si trovano i dati completi del proponente e dell’agente con allegati i relativi documenti, oltre ai dati del venditore. La descrizione dell’immobile comprende informazioni su pratiche edilizie, provenienza dell’immobile, agibilità e ipoteche; vengono illustrati gli aspetti condominiali, la certificazione energetica e, ovviamente, viene indicato il prezzo proposto. «Si inseriscono perfino le detrazioni fiscali decidendo a priori se vuole mantenerle il venditore se vengono trasferite a chi acquista».

In definitiva vengono portate a conoscenza di entrambe le parti tutte le informazioni previste in un dettagliato preliminare di vendita. Con la sottoscrizione della proposta d’acquisto, il proponente acquirente consegna all’agente un assegno intestato al venditore, da conservare in deposito, dell’importo di qualche migliaio di euro. Specifica Villaggi: «In genere la cifra non supera i diecimila euro e fino al momento dell’accettazione del venditore il deposito non può essere considerato una caparra. Nel momento in cui la proposta non ottiene conclusione positiva oppure non si avverano eventuali condizioni sospensive apposte al documento, come ad esempio quella più frequente legata all’ottenimento di un mutuo, l’assegno viene restituito». Al contrario, se il venditore accetta la proposta e si verificano le eventuali condizioni, l’assegno diventa caparra confirmatoria e parte integrante del pagamento del prezzo. La richiesta dell’assegno da abbinare alla proposta ha molteplici funzioni. «Innanzitutto è indice di serietà nei confronti di entrambe la parti. Inoltre significa che l’agente immobiliare sta lavorando in maniera professionale».